Danza, perfetta fusione fra il movimento e la musica, fra le emozioni provate dal ballerino e quelle che trasmette al pubblico. Quando il ballo entra a far parte della tua vita crea un sentimento intenso che sfocia in una vera e propria passione. Mattia Ambu è riuscito a divenire interprete di quest’arte, facendo conoscere l’hip-hop e il suo mondo all’Ogliastra.

Essendo figlio d’arte è maturato nella Magic Dance School, ricevendo a soli 18 anni il diploma di istruttore.

Il ballo è stato da sempre parte integrante della sua vita: “Ho iniziato per gioco, a sei anni” dice Mattia, “Senza rendermi conto di quanto fosse importante la danza per me. Poi, crescendo, ne ho scoperto l’essenzialità. Ovunque mi trovi sento un ritmo mio e inizio a danzare. Quando ballo mi sento libero! E’ l’occasione di esprimermi al massimo grado”.

A quindici anni Mattia ha scoperto l’hip hop, portando in Ogliastra un ballo nuovo, proveniente dai sobborghi di NY che ha rivoluzionato, non solo il modo di intendere la danza, ma anche lo stesso modo di viverla fuori dalla palestra, la musica, i vestiti; questo stile ha influenzato tanti.

Ora Mattia è un ventiduenne, coreografo di hip-hop che con gli anni si è circondato di un gruppo di ballerini mossi dalla sua stessa passione, con i quali fonda l’East Sardinia Cru.

“Vedere le mie creazioni sugli altri è fantastico, ma mi rende ancora più felice avere i miei allievi in pista che fanno di tutto per non deludermi, che lottano per la vittoria”.

Con il suo gruppo si è meritato grandi successi, è un’enorme soddisfazione vedere la Cru colmare la bacheca di grandi trofei. Dal 2006 si confermano Campioni italiani indiscussi in questa disciplina. Il loro obiettivo è quello di portare in pista coreografie originali e creative.

La curiosità e la voglia di imparare da professionisti di alto livello l’ha portato a tentare inedite esperienze, in un mondo nuovo, quello della TV.

Passione, talento e ambizione sono elementi che l’hanno condotto fino a questo punto e che lo porteranno avanti, fino all’apice del suo sogno.

L’unico indagato nel caso dell’omicidio di Marco Mameli, Giampaolo Migali, ha scelto di non rispondere alle domande della Procura durante l’interrogatorio svoltosi oggi a Lanusei. Il 26enne di Girasole, assistito dall’avvocato Marcello Caddori, si è presentato davanti alla pm Giovanna Morra e alla procuratrice Paola Dal Monte, avvalendosi della facoltà di non rispondere, pur rilasciando dichiarazioni spontanee, come riportato da Ansa.

Migali aveva già ammesso di aver ferito Andrea Contu, 26enne di Ilbono e amico della vittima, durante i festeggiamenti di Carnevale a Bari Sardo il 1° marzo, ma continua a negare qualsiasi coinvolgimento nella morte di Mameli. Nonostante siano trascorsi dodici giorni dal delitto, le indagini proseguono nel massimo riserbo e non emergono ancora elementi concreti sull’identità dell’assassino.

Nel frattempo, la famiglia di Marco Mameli resta in attesa di poter dare l’ultimo saluto al giovane. La salma, infatti, è ancora sotto esame medico-legale per ulteriori approfondimenti, dopo che l’autopsia ha già confermato che il 22enne è stato ucciso con almeno due coltellate, una delle quali letale al cuore.